Isolation // 2023


In questo progetto sono raccolte, sovrapposte l’una all’altra in questa serie di 9 opere, cento immagini di una natura morta, un mazzo di peonie. Queste 100 foto sono state scattate durante il primo lockdown in Italia, nel 2020, a Bologna, in casa mia, durante i 100 giorni (circa) di chiusur totale e divieti di spostamento delle persone a causa dell’emergenza legata al Covid-19. 
I fiori erano stati presi poco prima della chiusura e, alla notizia della dichiarata emergenza, ho deciso di lasciarli nello stesso punto dove li avevo messi e di documentarne la vita, il decadimento, la morte e la decomposizione. Lì fermi i fiori, senza possibilità di muoversi, e lì bloccata, a documentarli nella stessa posizione, la fotocamera. Cambiavano le luci e le giornate, e mentre il mondo continuava la sua rotazione, la loro vita rimaneva ferma, sospesa verso un’unica direzione.
Mentre il viaggio della Terra e dell’universo proseguiva, le peonie, statiche, fungevano da memento mori per me e la mia esistenza.
Una metafora semplice ed arcaica delle nostre vite, soprattutto in quei giorni di privazione di molte delle nostre libertà essenziali, tra cui quella vitale dello spostamento e del viaggio, che non poteva che tradursi in un percorso intimo e personale.
Non vedo metamorfosi più articolata, in tutte le sue infinite sfumature, di quella della vita e
dell’anima, e queste immagini sono uno specchio di quelle riflessioni e di quel viaggio interiore che ne è derivato. In cui ogni strato esistito, sovrapposto, lascia traccia sul precedente.
Siamo solo delle mere creature biologiche da preservare in salute o è qualcosa di più a comporre le nostre esistenze? Il concetto di salute si separa da quello di vitalità? Cosa rimane di ogni nostra metamorfosi?

*Isolation è stato selezionato tra i dodici finalisti della prima edizione del premio “LILT per la fotografia contemporanea” 2023